#Cookebook
#BCM13 luogo 56 21-24 novembre 2013 alla ex-Fornace
Grazie a ospiti, partner e partecipanti di Cook-e-book, per essere stati con noi alla ex-fornace nei giorni di Bookcity Milano.
#BCM13 luogo 56 21-24 novembre 2013 alla ex-Fornace
Grazie a ospiti, partner e partecipanti di Cook-e-book, per essere stati con noi alla ex-fornace nei giorni di Bookcity Milano.
É iniziato Cook-e-book: Parla come spadelli con Stefano Bartezzaghi
La Ex Fornace di Alzaia Naviglio Pavese 16, ospita dal 21 al 24 novembre 2013 letture e degustazioni intorno al mondo.
“Il frutto supremo del Mediterraneo: indorato, accarezzato, amato dal sole, che formava dentro di lui la polpa sostanziosissima, dove affondavo i denti, la polpa delicata, i semi, il profumo squisito, il colore…”
Markus Wolf, il più grande agente segreto del dopoguerra e grande estimatore culinario, cuoco raffinato e scrittore, ne “I segreti della cucina russa” si diletta in un piacevole gioco letterario tra spionaggio e ricette russe.
Non bevo tè se non sono malata, non sono mai stata in Turchia e di Pamuk ho letto solo “La casa del silenzio”, che ha cambiato per sempre il mio sguardo sulle storie e sugli intrecci della vita.
“Se volessimo veramente porre fine all’aggressione cinese oggi stesso, dovremo bombardarli di macchine per il caffè Gaggia”. Così parlò il dottor Joffe, sociologo a Monaco, convinto che il caffè buono fa bene e il caffè cattivo sia una catastrofe dell’umanità: ne dà evidenza l’Italia, dove si beve la migliore tazzina del mondo e si vive pacifici.
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Alimentare l’anima. È il titolo della parte testuale di questo libro principalmente visuale, fotografico, come il bravo editore Corraini sa fare. I testi documentano l’attività progettuale dell’autore, che dalla metà degli anni novanta ha ripensato il cibo, a partire dalle mitiche FoodBall: da non mancare negli assaggi catalani, in una visita a Barcellona (si trovano sulla strada che porta al bellissimo museo di arte moderna).
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Goody è uomo di dubbio e ha imparato da Frazer il metodo comparativo, così questo viaggio dall’Europa all’Asia, passando per l’Africa, nutre come una colazione continentale. Del matrimonio dirò solo che il romanzo ne fa da una scelta per l’impresa familiare, influenzata dai genitori in giovane età, un atto di intimità nel mondo del lavoro salariato, dove la rilevanza del tirocinio e dell’apprendistato rende l’istruzione il capitale sostitutivo del reddito. Ovvero libere dalla dote ci si sposa più tardi e più consapevoli, sostiene Goody.
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